Disturbi d'ansia

I disturbi d'ansia sono i più comuni disturbi delle emozioni nella popolazione e si distinguono dalle normali sensazioni di tensione. Possono comprendere sintomi come intollerabile paura e panico, sintomi fisici come battito cardiaco accelerato, tensione muscolare, nausea, disturbi addominali, pensieri e ricordi spiacevoli, intrusivi, persistenti, incubi ricorrenti.

I disturbi d'ansia non trattati possono portare all'evitamento di situazioni che scatenano o peggiorano i sintomi. Le persone con tali disturbi possono sviluppare sintomi depressivi e in un certo numero di casi all'impiego di sostanze di abuso (alcool, droghe) utilizzate per ridurre la sintomatologia ansiosa.

Naturalmente tali disturbi possono influenzare le capacità lavorative, scolastiche e le relazioni interpersonali.

Fobia specifica è la paura di oggetti o situazioni che non sono generalmente pericolose (es. paura di volare, paura degli insetti, paura dell'altezza). La paura è intensa e persistente e determina tensione, ansia, angoscia così forti che le persone si tengono alla larga da quegli specifici oggetti, situazioni e attività disturbanti. Poiché l'ansia e la paura sono vissute spesso in anticipo, al solo pensiero della situazione, si sviluppano comportamenti di evitamento che proteggono dall'esposizione temuta e dall'ansia. Le persone a volte  riconoscono che le loro paure sono eccessive, ma non riescono a dominarle. 

L'età di esordio delle fobie specifiche per gli oggetti (sangue, aghi) e gli animali (insetti, ragni, cani) è spesso precoce, risale all'infanzia. L'età di esordio delle fobie specifiche per le situazioni (altezza, volare, temporali) è generalmente più tardiva (adolescenza e prima età adulta).

Il disturbo d'ansia sociale (fobia sociale) è caratterizzato da un disagio intenso relativo al sentirsi imbarazzati o osservati/criticati in situazioni sociali comuni, in situazioni in cui sono coinvolte le abilità dell'individuo; fare cose anche molto semplici, per la maggior parte delle persone, possono causare in questi disturbi molta ansia (parlare in pubblico, firmare una lettera o un assegno).

Il sintomo principale del disturbo di panico è l'attacco di panico, cioè una crisi improvvisa che capita "a ciel sereno", e che comprende numerosi sintomi, sia fisici che psicologici, di impatto così forte che le persone che la vivono sono convinte di stare per morire, impazzire o di perdere il controllo.

L'attacco solitamente dura dai 5 ai 20 minuti e comprende una combinazione di numerosi sintomi seguenti:

• Cuore martellante (palpitazioni);
• Battito cardiaco accelerato;
• Fastidio o dolore al petto;
• Respiro corto;
• Sensazione di soffocamento;
• Sudorazione;
• Tremori fini o scosse al corpo;
• Sensazione di confusione;
• Sensazione di vertigine o di "testa leggera";
• Intorpidimento o formicolio;
• Brividi o vampate di calore;
• Derealizzazione (luoghi o persone familiari sembrano non reali);
• Depersonalizzazione (sentirsi come distaccati dal proprio corpo);
• Paura di diventare pazzi o di perdere il controllo;
• Paura di morire.

Alcuni di questi sintomi possono essere gli stessi che si verificano in caso di problemi organici seri che possono essere pericolosi per la vita della persona (es. infarto del miocardio).

L'esordio è solitamente nella prima età adulta e una prevalenza doppia per le femmine rispetto ai maschi (2:1).

L'agorafobia è caratterizzata da disagio e paura di trovarsi in situazioni nelle quali allontanarsi e/o chiedere aiuto potrebbe risultare imbarazzante o difficile (es. al supermercato, al cinema, in autobus). L'ansia eccessiva è attivata dalla reale, o anche solo anticipata, esposizione a situazioni in cui si potrebbe verificare un attacco di panico (o una sintomatologia simile) e potrebbe non essere disponibile alcun soccorso oppure potrebbe non essere facile o nemmeno possibile andarsene (stare seduti lontano dall'uscita di un cinema, trovarsi in un centro commerciale pieno di gente, viaggiare in galleria).

In alcuni casi l'agorafobia può anche presentarsi in assenza di un disturbo di panico.

Le persone con il disturbo d'ansia generalizzata si sentono costantemente preoccupate, vivono in continua tensione, spesso con riferimento alle responsabilità lavorative o familiari, altre volte per fatti di importanza minore, ma che possono essere vissuti in modo soverchiante (es. incombenze, appuntamenti, attività ripetitive). Spesso si ha la convinzione di non poter essere aiutati a gestire le preoccupazioni. Questa tensione protratta nel tempo contribuisce a far sperimentare stanchezza, debolezza muscolare, una riduzione dell'energia disponibile, una vera e propria "saturazione" psicologica.

E' un disturbo che insorge di solito nella prima età adulta e prevale nelle femmine rispetto ai maschi (2:1).