Disturbo ossessivo-compulsivo e disturbi correlati

Si tratta  di disturbi caratterizzati da ossessioni e da compulsioni. Le "ossessioni" sono pensieri, immagini, di tipo intrusivo, cioè che irrompono con enorme forza nella normale attività mentale dell'individuo, e di tipo ricorrente, cioè che si ripetono in modo più o meno continuo. Le "compulsioni", invece, sono comportamenti osservabili, ma anche attività mentali, di tipo ripetitivo che diventano sostanzialmente obbligatorie per la persona, cioè la persona deve necessariamente fare quelle azioni osservabili o svolgere quelle attività mentali, solitamente secondo rituali, anche molto complessi, che diventano sempre più rigidi e che impattano negativamente sul tempo a disposizione per le restanti attività quotidiane (lavorative o meno).


Disturbo ossessivo-compulsivo

Questo disturbo è caratterizzato da immagini, pensieri o impulsi sgradevoli, non desiderati, intrusivi, spesso non razionali, ripetitivi, che provocano un marcato disagio (es. preoccupazioni per lo sporco e/o i germi, necessità di sistemare le cose in un certo specifico ordine, dubbi sull'aver compiuto o meno specifiche azioni).

Questo disturbo può arrivare ad influenzare gravemente le attività quotidiane e le relazioni interpersonali, poiché si sviluppa la necessità di dover compiere azioni fisiche ripetitive, in taluni casi comportamenti ritualistici irrazionali, finalizzati a ridurre l'ansia associata alle immagini, pensieri o impulsi indesiderati (es. controlli e ricontrolli continui, azioni ripetitive snervanti). Tali azioni possono comportare una significativa perdita di tempo rispetto alle attività che la persona vorrebbe veramente fare.


Disturbo di dismorfismo corporeo

Il disturbo di dismorfismo corporeo (dismorfofobia) è caratterizzato dalla preoccupazione per difetti percepiti nel proprio aspetto fisico.  Si hanno immagini, pensieri o impulsi ricorrenti, di tipo intrusivo, che si riferiscono all'immagine corporea. Il proprio corpo è considerato imperfetto, da correggere mediante interventi chirurgici o almeno da nascondere.

Molte persone che soffrono di questo disturbo possono passare ore nel tentativo di correggere o mascherare imperfezioni, spesso effettivamente realmente presenti, che la maggior parte delle persone considererebbe lievi o trascurabili, ma da loro vissute come rilevanti e non accettabili.

Il disturbo ha una prevalenza di circa il 2% nella popolazione, senza differenze tra maschi e femmine. L'esordio è spesso nell'adolescenza o prima età adulta.


Disturbo da accumulo

Il disturbo da accumulo è caratterizzato dalla difficoltà a liberarsi da oggetti, impulso a conservare beni, anche di scarso o nullo valore, marcato disagio a gettare gli oggetti, spesso inutili, e conseguente accumulo di notevoli quantità di cose. Nei casi più gravi gli ambienti di vita e di lavoro sono riempiti dagli oggetti in modo tale da comprometterne la funzionalità, e, a volte, determinando anche pericoli seri, quali rischi di incendio, cedimenti strutturali, igiene. Le relazioni affettive possono essere seriamente compromesse da questi comportamenti.

Molte persone che soffrono del disturbo da accumulo hanno anche la spinta ad acquistare, raccogliere o persino rubare oggetti ("acquisizione eccessiva").


Tricotillomania (disturbo da strappamento dei peli)

La tricotillomania è caratterizzata dal ricorrente e compulsivo strapparsi peli o capelli. Ciò determina delle aree di perdita di peli o capelli visibili nelle parti del corpo oggetto dello strappamento, di solito testa, sopracciglia e ciglia. A volte il comportamento di strappamento è consapevole, altre volte meno.

La persona che soffre di questo disturbo tende a nascondere il comportamento di strappamento, che di solito avviene in privato, nonostante sia poi osservabile il risultato.

L'esordio è nell'infanzia e adolescenza. La prevalenza è maggiore nelle femmine rispetto ai maschi (10:1).


Disturbo da escoriazione (stuzzicamento della pelle)

Il disturbo da escoriazione consiste nell'impulso di stuzzicare zone della pelle in modo ripetitivo (di solito le braccia o le dita), determinando così ferite o sanguinamento. A volte le ferite possono essere importanti, ma la persona può nasconderle (cerotti), negando così il proprio comportamento. Anche in questo disturbo a volte la persona è consapevole del comportamento di stuzzicamento, altre volte meno.